Abbiamo avuto il piacere di intervistare Carlo Manfredi Zaglio (Racing Rosola Bike), vincitore assoluto della scorsa edizione dell’Enjoy Altopiano del Sole, gara che quest’anno verrà riproposta come percorso Classic dell’X-Bionic Cup del 12 Giugno.
Quanto è stata dura la gara dello scorso anno da 1 a 10?
La gara è veramente impegnativa, sia in salita che in discesa, quando si è in lotta per la vittoria non ci si risparmia. Direi 8 ma allo stesso tempo aggiungo che più ti avvicini al traguardo e vedi la vittoria a portata di mano, le energie si moltiplicano non senti la fatica e quando tagli il traguardo la gara è stata dura 1.
Quali sono stati i punti più impegnativi del percorso?
Tutti! Scherzi a parte, sicuramente la partenza, perché lì tutti hanno le energie per “menare”, tutti vogliono stare davanti e, se si vogliono avere ambizioni di classifica, bisogna essere attenti, non farsi sorprendere ed evitare di incappare in cadute banali.
Poi la parte di salita nel bosco su ciottolato reso viscido dalla pioggia, quello è un tratto veramente impegnativo. Me lo ricordavo molto bene dalla precedente edizione del 2014, quando ho dovuto pagare dazio ai miei avversari mettendo piede a terra più volte. Nell’edizione 2015 invece, ho curato particolarmente la pressione delle gomme per affrontare nel migliore dei modi questo tratto e, non senza qualche difficoltà, sono riuscito a pedalarlo tutto, incrementando decisamente il gap sui mie inseguitori.
Altro punto degno di nota, la rampa cementata in salita dopo aver costeggiato il lago di Lova, pendenze davvero mostruose!
Poi arriva la discesa, seguita da tratti veloci e scorrevoli e da tratti con divertenti ed impegnativi single track nel bosco.
Quali sono stati gli aspetti che più ti sono piaciuti del percorso e della gara in generale?
Il percorso sicuramente è una garanzia, veramente tosto, mai banale sia in salita che in discesa.
La cura da parte dell’organizzazione nel gestire il pre, il durante e il post gara, con particolare menzione per il pasto finale.
Altro aspetto che mi è piaciuto, è stato il clima da grande evento che si respirava nel centro di Borno dove era allestita la partenza ed il traguardo, vuoi per lo speaker, vuoi per la TV che ha ripreso l’evento, i cronisti e i cameraman pronti per le interviste di rito appena tagliato il traguardo, con turisti incuriositi pronti a scattare foto con gli eroi… di giornata.
Hai qualche consiglio per gli atleti che quest’anno si cimenteranno sul percorso Classic della X-Bionic Cup?
Sicuramente quello di affrontare la lunga salita che porta al GPM con il proprio ritmo senza cercare di strafare, dopo aver costeggiato il lago di Lova, per chi ha energie e gamba c’è la famosa rampa dalle pendenze mostruose… ecco, quello è il momento di dare gas, visto che non manca molto alla vetta.
Attenzione a non farsi trarre in inganno dalla veloce discesa dopo il GPM, circa a metà c’è un tratto su blocchetti di cemento auto bloccanti e se c’è bagnato, consiglio vivamente di iniziare immediatamente a rallentare la vostra bike prima che non sia troppo tardi.
Finita la discesa c’è la parte di percorso che riporta verso il traguardo, con divertenti strappi e discese, senza sottovalutate però che la strada per arrivare in fondo è ancora lunga.
Consigli di provare il percorso prima della gara?
Decisamente sì! Io l’ho imparato a mie spese nel 2014. Provare il percorso credo possa aiutare molto il giorno della gara, ci si rende conto a cosa si va incontro: siano salite, discese, pianura, asfalto, sterrati o ciottolati…
Parteciperai all’X-Bionic Cup di quest’anno?
È una manifestazione che merita, magari con un pensierino al percorso Marathon di 81 km tanto per non farci mancare niente, ma purtroppo quest’anno nello stesso fine settimana sarò impegnato nei campionati italiani XC che si terranno Courmayeur. Ci vediamo nel 2017!
Grazie Carlo per il tempo dedicato a questa intervista e per i preziosi consigli.
In bocca al lupo per la stagione 2016 e ti aspettiamo naturalmente l’anno prossimo!